Il 19 dicembre la Corte costituzionale ha bocciato all’unanimità i cambiamenti nel sistema pensionistico che avrebbero portato un taglio del 10 per cento delle pensioni per i dipendenti pubblici, lasciando un buco di 400 milioni nel bilancio del governo per il 2014.
Secondo l’alto tribunale la volontà di tagliare la spesa pubblica non può essere consideratà una priorità rispetto ai diritti acquisiti dai dipendenti pubblici durante la loro carriera lavorativa, e dunque la nuova legge è incostituzionale in quanto “viola il principio di protezione”.
La risposta del governo alla sentenza della corte è attesa per il 20 dicembre.
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