Grecia: la lunga crisi

Pubblicato il 21 Luglio 2011 alle 07:13

Come ha fatto un paese che rappresenta solo il 3 per cento del pil dell'Europa a trascinare l'Unione in una crisi di cui non si riesce a vedere la fine? Come ha fatto un paese che ha organizzato i giochi olimpici del 2004 e la cui popolazione viveva al passo con le ultime mode a ritrovarsi in una situazione di quasi fallimento e costretto a sopportare sacrifici sociali senza precedenti in Europa dalla seconda guerra mondiale? La crisi greca, esplosa alla fine del 2009, non ha ancora finito di stupire e preoccupare. 

Il crollo della Grecia rappresenta ormai di uno degli eventi più importanti della storia dell'Unione europea, e solleva problematiche per le quali i leader del vecchio continente non sembrano in grado di trovare una soluzione. La crisi greca mette in dubbio l'architettura comunitaria, dove a un'unione monetaria non corrisponde l'unione politica né un meccanismo chiaro di mutuo sostegno tra i paesi che ne fanno parte. Quando certi europei non vedono perché dovrebbero pagare per gli altri e quando alcuni partiti politici vedono un interesse elettorale nel mostrarsi euroscettici, la costruzione europea perde di significato. Il modello sociale continentale, basato su uno stato assistenziale più o meno sviluppato, potrebbe subire una trasformazione radicale sotto i colpi del rigore imposto alla Grecia, ma allo stesso tempo potrebbe diventare un modello anti-crisi per gli altri paesi. 

Resta il fatto che i più coinvolti sono gli stessi greci, che da un momento all'altro hanno dovuto imparare a vivere con molto meno e senza prospettive chiare, sono stati costretti a vedere il loro governo vendere aziende e beni pubblici per finanziarsi e hanno dovuto riconsiderare il loro rapporto con lo stato, troppo spesso basato sui piccoli compromessi con la legge. Attaverso i reportage e le analisi, questo dossier illustra lo shock di un paese e dei suoi abitanti.

Il meglio del giornalismo europeo, ogni giovedì, nella tua casella di posta
Categorie
Tags
Ti è piaciuto questo articolo? Noi siamo molto felici. È a disposizione di tutti i nostri lettori, poiché riteniamo che il diritto a un’informazione libera e indipendente sia essenziale per la democrazia. Tuttavia, questo diritto non è garantito per sempre e l’indipendenza ha il suo prezzo. Abbiamo bisogno del tuo supporto per continuare a pubblicare le nostre notizie indipendenti e multilingue per tutti gli europei. Scopri le nostre offerte di abbonamento e i loro vantaggi esclusivi e diventa subito membro della nostra community!

Sei un media, un'azienda o un'organizzazione? Dai un'occhiata ai nostri servizi di traduzione ed editoriale multilingue.

Sostieni il giornalismo europeo indipendente

La democrazia europea ha bisogno di una stampa indipendente. Voxeurop ha bisogno di te. Abbònati!