“Per quanto ne sappiamo, in questo momento Angela Merkel sta pensando a come sciogliere l’euro”, scrive l’Economist nella sua ultima analisi delle opzioni che si presentano davanti alla cancelliera tedesca. In un falso promemoria indirizzato a Merkel “preparato in grande segretezza da un manipolo di funzionari di fiducia”, la rivista presenta i consigli che la cancelliera potrebbe ricevere in questi giorni. Parlando della situazione attuale, il promemoria sottolinea che
francamente il piano non funziona. La Grecia è una zona disastrata. Irlanda e Portogallo hanno fatto qualche timido progresso, ma ancora li attende un lungo cammino e potrebbero finire facilmente fuori strada. Peggio ancora, sembra che la Spagna avrà bisogno di un bailout completo e non di un intervento limitato alla banche come avevamo sperato.
L’Economist prosegue elencando i pro e i contro della Grexit e di un’uscita dall’eurozona di diversi paesi. Nello stile di un dispaccio mandarino, espone le difficoltà legali di un’uscita dall’euro, paragonata a un “Hotel California da cui non si può andare via”. Infine i finti funzionari concludono il memorandum:
Tra le due opzioni, pensiamo che lo scioglimento abbia più senso economico rispetto all’uscita della sola Grecia. Ma vogliamo sottolineare che nel primo caso il rischio economico e finanziario di un fallimento è di gran lunga maggiore, e realizzare lo scioglimento sarebbe molto più difficile che coordinare l’uscita della Grecia. Inoltre entrambe le soluzioni hanno un grosso difetto: anche se funzionassero, i benefici arriverebbero nel lungo periodo, mente i costi dovranno essere sostenuti nell’immediato. E il peso ricadrebbe su di lei e sul suo governo.