Dopo aver scosso la Commissione europea, il “Dalligate” potrebbe spegnersi senza che la verità sia svelata. Il Parlamento europeo ha infatti rinunciato a formare una commissione d’inchiesta sul siluramento del commissario alla salute John Dalli, accusato di conflitto d’interesse lo scorso ottobre, scrive Mediapart.
La decisione di affossare la commissione d’inchiesta – che avrebbe dovuto evidenziare anche le cattive abitudini istituzionali in materia di lobbying — è stata presa l’11 aprile dai principali partiti del Parlamento europeo: popolari, socialisti e liberali. La notizia ha suscitato lo stupore di diversi deputati, soprattutto tra i verdi, che avevano avanzato la proposta. Alcuni sospettano che la Commissione (che rifiuta di pubblicare il rapporto sull’argomento dell’Ufficio anti-frode dell’Ue, l’Olaf) e il Parlamento europeo vogliano “insabbiare l’inchiesta”. Secondo Mediapart
il Ppe è pronto a tutto per difendere il suo paladino, [il presidente della Commissione] José Manuel Barroso, mentre i socialisti sostengo ad ogni costo Giovanni Kessler, il contestato presidente dell’Olaf, ex deputato italiano e membro del Partito democratico. I due grandi partiti avrebbero dunque un interesse comune: far dimenticare lo scandalo e passare ad altro. […] Nel frattempo il rifiuto di questa commissione speciale rischia di sorprendere l’opinione pubblica dopo sei mesi di misteri in cui le parti in causa hanno continuato ad attaccarsi e contraddirsi.