Migrazioni e demografia

La mappa dell’aumento della popolazione immigrata in Europa

La recente ed epocale crisi dei rifugiati ha causato un notevole aumento della percentuale di immigrati in molti paesi europei, soprattutto in certi stati che hanno accolto un consistente numero di richiedenti asilo.

Pubblicato il 7 Luglio 2016 alle 13:28

Questa mappa, basata su un’analisi del Pew Research Center su dati dell’Onu e diEurostat, mostra la variazione della percentuale di immigrati nella popolazione europea nell’ultimo anno e mezzo. Nel corso di questo periodo di tempo, più di un milione di persone ha fatto domanda d’asilo in Europa.
I paesi dove si è assistito all’aumento più significativo sono Svezia, Ungheria e Austria, “ciascuno dei quali ha registrato una crescita di più di un punto percentuale”, mostrano i risultati del Pew. Questa variazione può sembrare piccola, ma il centro di ricerca segnala che “un aumento dell’1 per cento in un solo anno è raro, in particolare nei paesi occidentali”, e ricorda che la quota di immigrati negli Stati Uniti ha impiegato “un decennio” per aumentare di circa 1 punto (dal 13 al 14 per cento fra il 2005 e il 2015).
In Svezia, Norvegia e Austria vivono già notevoli quantità di immigrati: più del 15 per cento degli abitanti sono nati all’estero, mentre alcuni paesi come Ungheria e Finlandia hanno una popolazione immigrata piuttosto ridotta. Qui l’aumento è stato particolarmente significativo (più 1,3 per cento in Ungheria), e ha scatenato reazioni ostili da parte delle autorità. Altri stati che si sono opposti al piano delle quote di rifugiati promosso dalla Commissione europea, come Polonia, Slovacchia e Repubblica Ceca, hanno registrato un aumento lieve o addirittura nullo della loro già piccola percentuale di stranieri.
Alcuni stati con una vasta popolazione immigrata, come Francia e Regno Unito, negli ultimi due anni “hanno ricevuto molti meno richiedenti asilo rispetto alla loro popolazione totale, mentre la Germania “ha accolto il maggior numero di richiedenti asilo rispetto al resto dei paesi membri”. Tuttavia, l’aumento della quota di stranieri è stato modesto, a causa della dimensione della popolazione tedesca.

“All’estremo opposto”, aggiunge il Pew Research Center,

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paesi come Lituania, Spagna, Slovenia, Estonia e Lettonia hanno registrato un calo della percentuale di immigrati durante questo periodo. Questo è dovuto in parte al fatto che questi paesi non hanno ricevuto molte domande d’asilo nel corso dell’ultimo anno. Inoltre, le loro attuali popolazioni immigrate stanno diminuendo, dal momento che gli stranieri stanno ritornando nel paese d’origine (è il caso dei latino-americani in Spagna) e gli immigrati anziani muoiono (come in Lettonia).

La relazione conclude che –

Le dimensioni della popolazione immigrata probabilmente cambierà dato che la migrazione in Europa evolverà. Lo status di rifugiato in Europa non potrà essere garantito a tutti i richiedenti asilo, il che significa che alcuni migranti saranno rimandati nel loro paese d’origine. E in Grecia la migrazione è stata fortemente arrestata a causa di un [accordo per dirottare i rifugiati] (5069641) in Turchia e altri paesi Ue. Ciò nonostante, i richiedenti asilo continuano ad entrare in Europa: recentemente, migranti provenienti dall’Africa sub-sahariana hanno attraversato il mar Mediterraneo per sbarcare in Italia.

La mappa qui sotto mostra le percentuali di popolazione immigrata sulla popolazione totale.

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