La stima di 39mila famiglie sfrattate dal loro alloggio nel 2012 citata da diversi giornali è esagerata? Secondo i dati pubblicati dalla Banca di Spagna sembra di sì. Le banche che hanno fatto ricorso agli sfratti forzati, infatti, riportano 2.405 casi in cui i proprietari hanno dovuto lasciare i loro appartamenti perché incapaci di ripagare i prestiti.
“Finalmente la verità sugli sfratti”, esulta Jesús Rivases, direttore del settimanale Tiempo, convinto che i nuovi dati smentiscano quelli contenuti in altri rapporti e sostenuti dai collettivi che si oppongono agli sfratti come la Piattaforma delle vittime delle ipoteche:
È chiaro che la stragrande maggioranza dei 6,14 milioni di prestiti ipotecari vengono rimborsati, e ci sono soltanto 2.405 casi in cui i proprietari hanno dovuto riconsegnare l’alloggio alle banche mentre lo abitavano, e soltanto in 355 è stato necessario l’intervento della polizia. Sono dati imbarazzanti per chi pensa che le espulsioni si contino a centinaia di migliaia, ma anche per chi sostiene siano soltanto eccezioni. Ciò che resta sono tonnellate di demagogia e altri effetti collaterali – compresi gli escraches, nient’altro che forme di pressione. Ora fortunatamente la situazione è chiara. I dati illuminano la realtà di una serie di tragedie personali vissute da diverse famiglie, ma i numeri sono quelli e non altri.