La piazza centrale di Kiev “continua a fare pressione sui politici, ma l’unica sede dove si può risolvere la crisi attuale resta il parlamento”, scrive Den.
Nella giornata di ieri migliaia di ucraini hanno continuato a manifestare davanti ai palazzi del potere e soprattutto davanti al parlamento, dove il 3 dicembre si esamina una mozione di sfiducia contro il governo. Secondo il primo ministro ucraino Mykola Azarov si tratta di un “tentativo di colpo di stato”.
Domenica erano in più di centomila a chiedere le dimissioni del presidente Viktor Janukovyč, che ha rinunciato alla firma di un accordo di associazione con l’Unione europea scegliendo un riavvicinamento a Mosca.
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