Con la crisi politica in Portogallo “la realtà ha smentito tutti gli ottimisti” che pensavano che il peggio della crisi fosse ormai passato, sottolinea Handelsblatt :
Finora i focolai d’incendio in Grecia, Cipro e Portogallo hanno tenuto in allarme a turno i salvatori dell’euro. Oggi però tutti i problemi si presentano contemporaneamente.
La crisi politica in Portogallo ha generato “una perdita del 7 per cento alla Borsa di Lisbona” [prima di chiudere al 5,3 per cento] e il “Dax [l’indice della borsa di Francoforte] ha perso più del 2 per cento”, mentre il “governo greco lotta con la troika per il pagamento della prossima tranche di aiuti da 8,1 miliardi di euro e Cipro ha ancora bisogno di diversi miliardi di euro” per salvarsi, sottolinea il quotidiano economico.
Persino l’ottimismo del presidente della Bce Mario Draghi “sembra essere sparito”, spiega il quotidiano aggiungendo che il programma di acquisto illimitato di titoli di stato dei paesi in crisi e il ribasso del tasso di riferimento allo 0,5 per cento non possono “rappresentare una soluzione definitiva per la crisi”.