In Europa, il "vero" potere è in mano ai tre "grandi" paesi: Germania, Francia e Regno Unito, scrive De Volkskrant (a pagamento). L'Italia, un paese fondatore dell'UE, che per PIL e abitanti si avvicina molto alla Francia, rimane fuori. "
La posizione dominante che Silvio Berlusconi aveva assunto in un dato periodo sulla scena nazionale sembrava potergli permettere di sedersi sul gradino più alto in Europa", aggiunge il quotidiano neerlandese, secondo il quale però "le sue vicende private hanno spesso monopolizzato la sua attenzione, mentre alla sua abilità tattica a livello nazionale corrisponde una debolezza strategica e un'assenza di idee sulla scena internazionale".
"Il risultato", conclude De Volkskrant, "è che nella gerarchia europea l'Italia è solo leggermente superiore a quello della Spagna e della Polonia, il cui peso può essere considerato di serie B". Insomma, la "diplomazia del cucù" del presidente del Consiglio sembra proprio aver issato l'Italia al ruolo di protagonista assoluta della scena internazionale.