Vienna costruirà ponti o barriere?
L’Austria può giocare un ruolo negativo nella frattura sempre più profonda tra Europa occidentale e orientale. E il futuro dell’Ue si deciderà nel centro del continente, scrive da Vienna Carl Henrik Fredriksson.
L’Austria può giocare un ruolo negativo nella frattura sempre più profonda tra Europa occidentale e orientale. E il futuro dell’Ue si deciderà nel centro del continente, scrive da Vienna Carl Henrik Fredriksson.
Aumenta l’entusiasmo degli europei per la mobilità all’interno dell’Unione, ma rimangono globalmente ostili – gli italiani fra i primi – a quella extraeuropea.
In Austria, Svizzera o Germania, la maggior parte dei partiti che si proclamano liberali sembrano esserlo soltanto sul piano economico. Su Europa o immigrazione, invece, pronunciano discorsi sempre più vicini a quelli dell’estrema destra.
In tutta Europa i partiti socialdemocratici devono vedersela con la perdita di consensi. Una delle più antiche idee politiche è in crisi. Il punto della situazione.
Secondo il filosofo filo-europeo tedesco, i partiti democratici europei dovrebbero smettere di trattare coi piedi di piombo i populisti di destra e mostrarsi decisi sui propri valori.