Berlusconi e la diplomazia degli abbracci

Pubblicato il 7 Agosto 2009

"Baci e abbracci con Vladimir Putin, come sempre. Complimenti e ringraziamenti da Recep Tayyp Erdogan. Silvio Berlusconi in Turchia è come se fosse a casa sua". Così il Corriere della Sera racconta il ruolo del premier italiano nell'accordo siglato tra Turchia e Russia sul gasdotto South Stream, che collegherà il mar Nero al Mediterraneo.

Paolo Scaroni, amministratore delegato di Eni, l'azienda nazionale italiana per l'energia, non ha dubbi: “Le relazioni personali del presidente del Consiglio, in queste zone del mondo, sono per noi fondamentali. Direi, l'acqua in cui nuotiamo”. Il gasdotto South Stream, alla cui costruzione l'Italia parteciperà, potrebbe fare concorrenza al progetto Nabucco, nato proprio per rifornire di gas l'Europa senza sottostare alle bizze della Russia. Grazie al gasdotto South Stream l'Italia sarà molto più legata alla Russia che all'Unione europea, dal punto di vista energetico, ma Berlusconi è tranquillo: “Non ho mai ricevuto critiche, né al G8 né in altre sedi”. E poi ricomincia a vantarsi: “Ho una conoscenza personale con tutti i leader del Mediterraneo, dalla Tunisia alla Libia, dall'Algeria all'Egitto, fino alla Turchia. Anche queste relazioni contano”.

Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.

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