
La crisi in Russia e in Ucraina sta avendo un effetto negativo sugli affari nella zona euro e al di là, sanzioni europee contro la Russia, in particolare nel settore energetico e finanziario.
Adidas, Volkswagen e Metro hanno registrato un calo nelle quotazioni e nelle vendite direttamente legato al calo dell’attività in Russia, mentre Siemens ha fatto sapere che la crisi fa correre “seri rischi” alla crescita in Europa per il 2014 e il 2015. Diversi gruppi industriali, banche e compagnie petrolifere europee hanno denunciato conseguenze negative sulle previsioni di crescita, vendite e profitti. Altre società, come Royal Dutch Shell, ritengono che sia “troppo presto per pronunciarsi”, spiega il Financial Times.
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