"L'Ue vuole mettere bocca su tutto", recita l'editoriale di Dagens Nyheter sulla proposta del comitato per i diritti delle donne del Parlamento europeo di estendere il congedo parentale. Il suo ammontare, che nei paesi dell'Unione varia da 14 a 28 settimane, potrebbe essere fissato a un minimo di 20, sei delle quali da sfruttare obbligatoriamente subito dopo il parto. "L'idea di una legge che obblighi le donne ad andare in maternità non è facile da digerire. Il congedo è un diritto, non un dovere. Una donna potrebbe avere delle ottime ragioni per andare a lavorare, e spetta a lei decidere, non alla Ue". Il fatto che siano stati dei deputati dell'Europa meridionale a presentare la proposta, inoltre, dimostra che questi "stanno cercando di usare l'Unione per costringere i loro paesi ad adottare delle riforme".
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