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"L'altra faccia di internet" è anche un campo di papaveri da oppio in Laos, come titola La Voix du Luxembourg dopo la pubblicazione del rapporto 2011 dell'agenzia europea di polizia Europol. Il testo, pubblicato ogni due anni e dedicato alle tendenze attuali e future del crimine organizzato, sottolinea come internet sia diventato il "facilitatore principale" di un "giro d'affari di diversi miliardi di euro in Europa", secondo le parole del direttore di Europol Rob Wainwright. Dal traffico di droga a quello di essere umani passando per il riciclo di denaro sporco, la contraffazione o la frode. Secondo la Voix du Luxembourg il rapporto distingue "alcuni gruppi che gravitano tra i Paesi Bassi e il Belgio e che coordinano la distribuzione di droga in Europa. Attraverso i paesi baltici transitano le merci illegali provenienti dalla Russia. Il sud ovest (Spagna, Portogallo) è un nodo di transito per il traffico di cocaina, hashish ed esseri umani, mentre il sud est (Bulgaria, Romania, Grecia) si sta sviluppando rapidamente grazie al crescente traffico attraverso il Mar nero. L'Italia, infine, resta il centro delle attività illegali legate alle imprese, alla contraffazione e al traffico di esseri umani.

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