Patto bipartisan sul limite al debito

Pubblicato il 24 Agosto 2011

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Dopo l'Ungheria, anche la Spagna si prepara a introdurre la "regola d'oro" di bilancio nella costituzione: il Psoe (socialisti) e il Pp (opposizione di destra) "si sono messi d'accordo per una riforma costituzionale senza referendum", titola Público all'indomani dell'annuncio da parte del governo della volontà di introdurre un tetto al debito nella costituzione spagnola. Un provvedimento "preteso dalla Germania", nota il quotidiano madrileno. Secondo Público il governo di José Luis Zapatero spera in questo modo di "calmare i mercati" e convincerli che "il problema del deficit non si riproporrà più", La "regola d'oro" presenterà tuttavia delle eccezioni per permettere di affrontare al meglio eventuali catastrofi naturali o "gravi recessioni". La proposta è stata immediatamente sostenuta dal capo dell'opposizione Mariano Rajoy. Il tetto al debito sarà fissato allo 0,4 per cento del pil a partire dal 2018, "una formula già adottata due anni fa dalla Germania [Berlino limiterà il suo deficit allo 0,35 per cento del pil a partire dal 2015] e presa in considerazione da altri paesi, come la Francia".

Tuttavia Público si rammarica che il provvedimento non sarà sottoposto al voto popolare, e pubblica in prima pagina l'hashtag #yoquierovotar, che si ricollega alla campagna lanciata su twitter dalle "migliaia di cittadini che si stanno mobilitando attraverso il social network" per chiedere un referendum. "Ma la decisione spetta ai socialisti e ai conservatori, e il governo è sotto pressione" conclude il quotidiano.

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