Anche i Paesi Bassi nello scudo antimissile

Pubblicato il 28 Settembre 2011

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"I Paesi Bassi contribuiscono allo scudo antimissile", titola NRC Handelsblad. Il 26 settembre il ministro della difesa ha annunciato l'installazione di sistemi radar Smart-L sulle 4 fregate dell'esercito olandese dedicate alla difesa dello spazio aereo. I nuovi sistemi fanno parte del programma Altbmd (difesa attiva multistrato contro i missili balistici di teatro) della Nato, e hanno l'obiettivo di proteggere il territorio europeo intercettando i missili nemici.

Il raggio d'azione dei sistemi Smart-L è enorme: due fregate, una nel Mar Baltico e l'altra nel Mediterraneo, saranno sufficienti a coprire l'intero spazio aereo europeo. Tuttavia il progetto ha un costo non indifferente: per i Paesi Bassi si tratta di investire 250 milioni di euro in un momento in cui "il ministero della difesa deve risparmiare un miliardo di euro", ricorda il quotidiano. I Paesi Bassi sono "il primo paese europeo membro della Nato a contribuire in maniera significativa" allo scudo antimissile dell'alleanza atlantica, indipendente da quello che gli Stati Uniti stanno costruendo in Romania, Polonia e Turchia.

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