Secondo uno studio curato dall'economista della Commissione europea Jan in 't Veld le politiche di risanamento del bilancio adottate in Europa negli ultimi anni hanno avuto effetti negativi sulla crescita e l'occupazione. Mentre la Francia ha perso il 4,8% di crescita cumulata tra il 2011 e il 2013, constata Libération,
Il triste record di perdita di ricchezza spetta alla Grecia: nello stesso periodo l'austerità inflitta ad Atene ha provocato una perdita di crescita dell'8,05%. Italia, Spagna e Portogallo avrebbero perso rispettivamente l'equivalente del 4,9, 5,4 e 6,9 per cento del pil. Persino la virtuosa Germania ha perso delle penne (-2,61%).
Secondo il quotidiano francese
Anche se è firmato da un solo economista rispettato, il documento della Commissione europea non riguarda solo il suo autore. Conferma che a Bruxelles il dogma dell'austerità si sgretola poco a poco prima di crollare. […] Senza grossi progetti di sviluppo, oggi l'austerità affossa l'economia e nutre contestazione e populismi.
Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.
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