Il 7 maggio, durante una conferenza stampa a La Valletta, gli eurodeputati José Bové e Bart Staes hanno presentato il rapporto del Comitato di sorveglianza dell’Ufficio anti-frode dell’Ue (Olaf) sull’inchiesta condotta sull’ex commissario europeo alla sanità John Dalli, accusato di corruzione. Il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso aveva costretto Dalli a rassegnare le dimissioni a ottobre. Il rapporto è stato ripreso il 7 maggio anche dal sito Malta Today. Secondo Bové e Staes
è Barroso a dover assumersi le sue responsabilità, perché forzando le dimissioni di Dalli senza verificare la correttezza dell’inchiesta dell’Olaf “ha infangato l’immagine di Malta e la reputazione di Dalli.
Secondo il Malta Independent i due deputati hanno dichiarato che il presidente della Commissione
non si è accorto che il comitato di supervisione dell’Olaf era stato informato immediatamente della vicenda e ha permesso che il rapporto [dell’Olaf] fosse consegnato alle autorità [maltesi] senza attendere la proroga di 5 giorni concessa alla commissione per verificare la correttezza delle procedure adottate nell’inchiesta. […] Secondo il rapporto della commissione l’Olaf ha oltrepassato i suoi limiti e probabilmente ha anche infranto la legge nella raccolta di informazioni sul “Dalligate”.