L’Ue investe nella sicurezza alle frontiere

Pubblicato il 14 Ottobre 2013

"L'Ue sta mettendo assieme una squadra di uomini altamente protetti per aiutare la Libia a fermare le partenze di migranti indesiderati e raccogliere informazioni" almeno 34 migranti sono annegati durante un viaggio dalla Libia all'Europa. 
Il servizio estero dell'Ue ha sottolineato che l'operazione da 30 milioni di euro all'anno, cominciata ad aprile e chiamata Eubam Libya, non prevede che i funzionari UE conducano operazioni di pattugliamento e ricerca. L'anno prossimo la missione sarà pienamente operativa e impiegherà 111 persone.
Tuttavia il personale delle forze di sicurezza che proteggerà lo staff Ue nei paesi a rischio trasformerà il  quartiere di Eubam a Tripoli in "un asset dei servizi d'informazione Ue", offrendo la possibilità di realizzare "analisi di alto livello sulla sicurezza" e inviare alle strutture Ue "rapporti sulla sicurezza ogni giorno, ogni settimana, ogni mese e ogni sei mesi", riporta EUobserver citando il bando. 
Nel frattempo il sito d'informazioni ha annunciato che l'agenzia Ue per la sicurezza delle frontiere Frontex sta pensando di utilizzare droni aerei, da comandare a distanza o con un pilota, per monitorare le frontiere.

L'agenzia conduce già cinque operazioni congiunte nel Mediterraneo per intercettare i migranti che cercano di raggiungere l'Europa evitando che perdano la vita in incidenti come il recente disastro di Lampedusa.

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