Tre uomini mascherati e pesantemente armati hanno fatto irruzione nella sede del settimanale satirico Charlie Hebdo il 7 gennaio a Parigi, uccidendo 12 persone e ferendone undici. Fra le vittime il direttore della giornale Charb (43 anni), i disegnatori Wolinski (80 anni), Tignous (57 anni), Honoré (73 anni) e Cabu (77 anni), l'editorialista Bernard Maris (68 anni) e due poliziotti. Gli assalitori, identificati dalla polizia ma tuttora in fuga, sarebbero dei fondamentalisti musulmani che volevano "vendicare il Profeta". Un'ondata di emozione e di solidarietà ha percorso la Francia e il mondo, e diverse decine di migliaia di persone sono scese in piazza dicendo "Siamo tutti Charlie Hebdo".
Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.
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