Secondo l’Unione democratica degli ungheresi di Romania (Udmr, principale partito ungherese in Romania) e il Consiglio nazionale dei Siculi (Cns) il 27 ottobre oltre centomila persone (15mila secondo le autorità) hanno formato una catena umana in Transilvania.
Lungo i 53 chilometri che separano Braşov dai dipartimenti che costituiscono le “terre dei Siculi” (Covasna, Harghita, Mureş) i manifestanti “hanno chiesto l’autonomia, non l’indipendenza”, sventolando la bandiera sicula blu e oro insieme a quella dell’Ungheria, scrive Szabadság.
Altre diecimila persone hanno manifestato a Budapest, nella piazza degli eroi e in seguito vicino all’ambasciata di Romania, rispondendo all’appello del Forun dell’Unione civile (CÖF), un’associazione vicina al governo di Viktor Orbán.
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