Il 29 aprile 2025 segna i primi cento giorni del secondo mandato del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Tre mesi trascorsi a un ritmo frenetico, sconvolgendo la nazione americana e il resto del mondo.
L'Unione europea ha subìto il pieno impatto della ristrutturazione dell'ordine mondiale. Mentre vede la sua economia minacciata dai dazi americani, rischia anche di essere trascinata in una disputa per una parte del suo territorio, la Groenlandia, che Washington guarda con “interesse”. A est, è l'Ucraina – paese candidato all'adesione all'Ue e stretto alleato del’Unione – che deve fare i conti con una Casa Bianca più vicina a Mosca che a Kiev.
In un certo senso l'Europa ha reagito: ha brandito i propri dazi doganali, ha avviato un riavvicinamento con altri partner internazionali e ha aumentato le proprie capacità di difesa. Ma il rapido e aggressivo cambiamento di posizione degli Stati Uniti ha avuto un impatto duraturo sui governi del Vecchio Continente. Sono passati i primi cento giorni; coraggio, ne mancano solo 1361.
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