Una legge proposta dal partito populista di destra di Viktor Orbán, Fidesz, consentirebbe al governo di monitorare, sanzionare e potenzialmente vietare le organizzazioni che ricevono dei finanziamenti stranieri, comprese le donazioni o le sovvenzioni dell'Ue. Una misura ispirata alla “legge sugli agenti stranieri” russa e alla misura analoga adottata nel 2024 dal governo filorusso in Georgia.
In entrambi i paesi, questa legislazione ha aperto la strada al governo per chiudere parzialmente o totalmente tutti i media indipendenti e le Ong non allineate. La seguente dichiarazione è stata firmata dai principali media indipendenti di 23 paesi europei su iniziativa del media slovacco Dennik N. Voxeurop ha aderito all’iniziativa.
Il partito ungherese Fidesz sta mettendo fuorilegge la stampa libera — e, più in generale, mette a rischio il dibattito pubblico democratico.
Con la proposta di legge sulla “trasparenza”, presentata il 13 maggio, Fidesz si sta allineando alle tattiche autoritarie già viste nella Russia di Putin.
Se adottata — e al momento non c’è alcun segnale che ciò non avvenga — la legge aprirebbe la strada a misure che colpiscono i media ungheresi e le organizzazioni della società civile che ricevono finanziamenti da qualunque fonte estera, incluse le donazioni e i fondi ufficiali europei, essenziali per la loro sopravvivenza.
Il testo del disegno di legge è scritto in termini così vaghi che potrebbe essere applicato praticamente a qualsiasi organizzazione impegnata nel dibattito pubblico: inclusi i media indipendenti e i gruppi per i diritti umani.
L’attuazione della legge spetterebbe al Sovereignty Protection Office (Ufficio per la protezione della sovranità), guidato da una persona che ha recentemente invitato i cittadini a non sostenere i media indipendenti. Questo ufficio avrà il potere di inserire le organizzazioni “problematiche” in una lista di sorveglianza, avallata da decreto governativo.
I soggetti elencati potrebbero subire conseguenze gravi, tra cui: il blocco dei conti bancari, l’obbligo per i propri dirigenti di presentare una dichiarazione patrimoniale pubblica fino al rischio di ricevere sanzioni molto ingenti.
La sopravvivenza della stampa libera non è una questione locale, soprattutto in un’area in cui un numero crescente di leader populisti sta adottando le tecniche di Viktor Orbán. È nostro comune interesse, in Europa, affermare con forza che la libertà di informazione, i media indipendenti, liberi e basati sui fatti, così come le voci critiche nel dibattito pubblico, sono fondamentali.
Chiediamo ai nostri governi e alle istituzioni dell’Ue di fare tutto il possibile per impedire l’adozione di questa legge, che è in netto contrasto con il Trattato dell’Unione europea e la Carta dei Diritti Fondamentali.
Adesioni:
- Alessia Cerantola, Direttrice, Investigate Europe (Italia)
- Andrei Ciurcanu, Presidente, RISE Project (Romania)
- Anna Gielewska, Caporedattrice, VSquare (Polonia)
- Anneleen Ophoff, Amministratrice delegata, Apache (Belgio)
- Anuška Delić, Fondatrice e caporedattrice, Oštro (Slovenia)
- Attila Biro, caporedattore, Context.ro (Romania)
- Augustine Zenakos, caporedattore, The Manifold (Grecia)
- Ayse Banu Tuna, caporedattore, Journo (Turchia)
- Bartosz T. Wieliński, vicedirettore, Gazeta Wyborcza (Polonia)
- Bastian Obermayer, direttore e cofondatore, paper trail media (Germania)
- Beata Balogova, caporedattrice, SME (Slovacchia)
- Bettina Hamilton-Irvine, co-caporedattrice, Republik (Svizzera)
- Catalin Tolontan, coordinatore editoriale, Hotnews (Romania)
- Catalina Albeanu, amministratore delegato, Display Europe (Austria)
- Catarina Carvalho, redattrice, Mensagem de Lisboa (Portogallo)
- Cecilia Anesi, direttrice del centro IRPI (Italia)
- Christiane Schulzki-Haddouti, membro del consiglio esecutivo, RiffReporter.de (Germania)
- Cristian Delcea, caporedattore/cofondatore, Recorder (Romania)
- David Schraven, amministratore delegato ed editore, CORRECTIV (Germania)
- Dieter Bornemann, Presidente del comitato editoriale, ORF (Austria)
- Dimitris Xenakis, Editore, inside story (Grecia)
- Dov Alfon, Caporedattore, Libération (Francia)
- Elena Sánchez Nicolás, Caporedattrice, EUobserver (Belgio)
- Elisabetta Tola, Fondatrice e Caporedattrice, Facta.eu (Italia)
- Erik Tabery, caporedattore, Respekt (Repubblica Ceca)
- Eva Belmonte, caporedattrice, Civio (Spagna)
- Filip Minich, caporedattore, Refresher (Slovacchia)
- Florian Klenk, caporedattore Falter (Austria)
- Florian Skrabal, caporedattore, Dossier (Austria)
- Francesca Festa, cofondatrice, Sphera Network (Francia)
- Frederik Obermaier, direttore e cofondatore, paper trail media (Germania)
- Gian-Paolo Accardo, direttore, Voxeurop (Francia)
- Giulio Rubino, co-caporedattore, IrpiMedia (Italia)
- Harry Lensink, direttore, Follow the Money (Paesi Bassi)
- Ivaylo Stanchev, caporedattore, Capital (Bulgaria)
- Jakub Patočka, direttore, Deník Referendum (Repubblica Ceca)
- Ján Simkanič, amministratore delegato ed editore, Deník N (Repubblica Ceca)
- Janusz Schwertner, direttore, Goniec.pl (Polonia)
- Jaroslav Masek, caporedattore, Hospodarske noviny (Repubblica Ceca)
- Jelena Pavic Valentic, direttrice, Telegram (Croazia)
- Jerzy Baczyński, direttore, Polityka (Polonia)
- Joanna Krawczyk, direttrice di CORRECTIV.Europe (Germania)
- Josef Pazderka, capordirettoreedattore, Czech Radio Plus (Repubblica Ceca)
- Karl van den Broeck, direttore, Apache (Belgio)
- Katharine Viner, caporedattrice, The Guardian (Regno Unito)
- László Juhász, caporedattore, Paraméter (Slovacchia)
- Lise Witteman, vicedirettrice, Follow the Money (Paesi Bassi)
- Lorenzo Bagnoli, co-direttore, IrpiMedia (Italia)
- Loucas Fesias, caporedattore, AlphaNewsLive (Cipro)
- Lukáš Diko, direttore, Centro investigativo di Jan Kuciak (Slovacchia)
- Lukáš Fila, Amministratore delegato, Denník N (Slovacchia); Presidente del consiglio di amministrazione, Respekt, Deník N, Heroine (Repubblica Ceca)
- Magda Jethon, Direttrice, Radio Nowy Świat (Polonia)
- Magdalena Chrzczonowicz, Caporedattrice, OKO.press (Polonia)
- Mašenjka Bačić, vicedirettrice, Oštro (Croazia)
- Mathias Destal, direttore, Disclose (Francia)
- Matus Kostolny, direttore, Denník N (Slovacchia)
- Matyáš Zrno, direttore, Aktuálně (Repubblica Ceca)
- Michał Danielewski, caporedattore, OKO.press (Polonia)
- Michal Musil, caporedattore, Reportér magazín (Repubblica Ceca)
- Michał Szułdrzyński, direttore, Rzeczpospolita (Polonia)
- Mihai Voinea, caporedattore / cofondatore, Recorder (Romania)
- Miroslava Kernová, direttore, Omediach.com (Slovacchia)
- Mustafa Kuleli, caporedattore, Mediternews (Turchia)
- Nikolas Leontopoulos, cofondatore e redattore, Reporters United (Grecia)
- Norbert Molnár, responsabile dell'editoria digitale, Új Szó (Slovacchia)
- Pavel Tomášek, direttore, Deník N (Repubblica Ceca)
- Peter Bardy, caporedattore, Aktuality (Slovacchia)
- Petr Kain, direttore, Ekonom (Repubblica Ceca)
- Petr Šabata, caporedattore, Právo daily (Repubblica Ceca)
- Robert Brestan, caporedattore, HlidaciPes.org (Repubblica Ceca)
- Robert Čásenský, caporedattore, Seznam Zprávy (Repubblica Ceca); fondatore, Reportér magazín (Repubblica Ceca)
- Roman Imielski, primo vicedirettore, Gazeta Wyborcza (Polonia)
- Rozina Breen, caporedattrice e amministratrice delegata, The Bureau of Investigative Journalism (Regno Unito)
- Sam Tranum, redattore, Dublin Inquirer (Irlanda)
- Sebastian Esser, editore, Krautreporter (Germania)
- Slawek Blich, amministratore delegato, Display Europe (Austria)
- Sofia da Palma Rodrigues, cofondatrice e redattrice esecutiva, DIVERGENTE.PT (Portogallo)
- Stefan Hrib, caporedattore, Tyzden (Slovacchia)
- Stefan Johannesberg, membro del consiglio direttivo, RiffReporter.de (Germania)
- Teresa O'Connell, direttrice editoriale, Are We Europe (Paesi Bassi/Germania)
- Il team di Fumaça (Portogallo)
- Virginia Pérez Alonso, caporedattrice, infoLibre (Spagna)
- Wojciech Przybylski, caporedattore, Visegrad Insight (Polonia)
- Zoltán Sipos, caporedattore, Átlátszó Erdély (Romania)
- Zoltán Szalay, caporedattore, Napunk (Slovacchia)
- Anne Bocandé, direttrice editoriale, Reporters Without Borders (Francia)
- Murat Inceoglu, caporedattore, bianet (Turchia)
- İzel Sezer, caporedattore, Alan (Turchia)
- Turgut Dedeoglu, presidente del consiglio di amministrazione DISK Basin-Is, (Turchia)
- Tolga Balci, segretario generale di DISK Basin-Is, coordinatore della redazione Gazete Pencere (Turchia)
- Matthew Collin, direttore responsabile, Balkan Insight
- Kaja Puto, caporedattore, Krytyka Polityczna (Polonia)
- Antoinette Nikolova, direttrice, Balkan Free Media Initiative
- Justus von Daniels, Editor-in-Chief, Correctiv
- Anette Dowideit, Editor-in-Chief, Correctiv
- Catherine André, Editorial director, Voxeurop; president Association of European Journalists (France)
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