In Ungheria, il governo di estrema destra di Viktor Orbán continua la sua offensiva contro i diritti fondamentali. Ultimo attacco: un disegno di legge che mira a infliggere una sanzione ai media e alle organizzazioni che ricevono fondi dall'estero e che “minacciano la sovranità nazionale”. Il testo – in linea con la legge russa sugli agenti stranieri – consentirebbe di imporre una sanzione economica fino a 25 volte l'importo dei fondi ricevuti. 

Nel paese, come nel resto dell'Unione europea, le organizzazioni della società civile e i media indipendenti si stanno organizzando. Questa settimana ripubblichiamo un appello firmato da quasi un centinaio di testate indipendenti (tra cui Voxeurop) che chiedono alle autorità europee di intervenire e di sanzionare l'Ungheria.

A un anno dalle prossime elezioni legislative in Ungheria, Budapest raddoppia gli sforzi per mettere la società al passo. Il disegno di legge sulla trasparenza dei media fa seguito a un altro testo, adottato a marzo, che vieta le manifestazioni a sostegno dei diritti delle persone LGBT+.


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