L’incontro previsto il 6 marzo tra il primo ministro Antonis Samaras e i rappresentanti della troika Ue-Bce-Fmi, attualmente in missione d’ispezione, è stato rinviato di una settimana. I punti di disaccordo tra i Atene e i creditori sono diversi, e in particolare riguardano la riduzione del numero di funzionari, il piano di rimborso da parte delle imprese e dei privati dei contributi dovuti allo stato e la scadenza dei prestiti dei clienti delle banche. Un rapporto di valutazione positivo della troika permetterebbe di sbloccare una tranche di aiuti da 2,8 miliardi di euro, precisa il quotidiano.
Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.
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