Dal 2008 al 2011 ArcelorMittal Finance, con sede in Belgio, ha generato 5,8 miliardi di euro di profitti. Tuttavia, dato che la “banca interna” del gruppo siderurgico è “ipercapitalizzata” (28 miliardi di capitale tra il 2008 e il 2010 e 36,6 miliardi nel 2011), ha potuto approfittare degli “interessi nozionali”, una particolarità del fisco belga che prevede una riduzione fiscale sui capitali a rischio. In quattro anni la banca ha così dedotto 5,6 miliardi di euro: AcelorMittal ha pagato le tasse soltanto nel 2008, versando 81 milioni di euro. La cifra corrisponde a un tasso di imposizione media dell'1,4 per cento sugli ultimi quattro anni.
Questo articolo ti interessa?
È accessibile gratuitamente grazie al sostegno della nostra comunità di lettori e lettrici. Pubblicare e tradurre i nostri articoli costa. Per continuare a pubblicare notizie in modo indipendente abbiamo bisogno del tuo sostegno.
Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.
Vedi l'evento >