Anche l’Erasmus cede all’austerity

Pubblicato il 3 Ottobre 2012

Anche uno dei simboli più popolari dell'integrazione europea rischia di essere inghiottito dalla crisi, taglio del bilancio 2012 imposto dai paesi membri alla Commissione europea l'anno scorso. Bruxelles aveva avvisato che i fondi non sarebbero stati sufficienti per le spese già in programma, e così è stato: le borse per gli studenti da settembre a dicembre sono coperte solo per il 70 per cento, e non è chiaro se e dove sarà trovato il resto.

Del resto, avverte l'eurodeputato francese Alain Lamassoure, l'Erasmus non è l'unico programma a rischiare la bancarotta: anche il Fondo per la ricerca e l'innovazione è a secco, e diversi stati membri perderanno contributi Ue di ogni tipo per centinaia di milioni di euro. Il commissario al bilancio Janusz Lewandowski ha chiesto un contributo straordinario agli stati per tappare le falle a breve termine, ma la situazione per il 2013 si annuncia ancora più difficile, dato che diversi paesi chiave - tra cui Francia e Germania - hanno chiesto un taglio di 5 miliardi di euro al prossimo bilancio.

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