Cover

"Cento frustate se non siete morti dalle risate". Un Maometto sorridente appare sulla prima pagina del settimanale satirico Charlie Hebdo, ribattezzato per l'occasione Charia Hebdo (Sharia settimanale). Il numero speciale è dedicato alla vittoria del partito islamista Ennahda alle elezioni del 23 ottobre in Tunisia e all'annunciata adozione della sharia in Libia, mentre una caricatura del profeta lo ritrae come nuovo direttore della rivista.

A sei anni dalla pubblicazione delle vignette su Maometto sul quotidiano danese Jyllands-Posten, l'iniziativa del settimanale francese non è certo piaciuta a tutti: nella notte tra l'1 e il 2 novembre gli uffici della rivista sono stati dati alle fiamme e il sito internet ha subito un attacco informatico. Nel 2006 Charlie Hebdo aveva ripubblicato le caricature danesi.

Il meglio del giornalismo europeo, ogni giovedì, nella tua casella di posta

Questo articolo ti interessa?

È accessibile gratuitamente grazie al sostegno della nostra comunità di lettori e lettrici. Pubblicare e tradurre i nostri articoli costa. Per continuare a pubblicare notizie in modo indipendente abbiamo bisogno del tuo sostegno.

Mi abbono
Do il mio contributo

Hai avuto accesso all’articolo completo.

Ti va di sostenere il nostro lavoro? Voxeurop dipende dagli abbonamenti e dai contributi di chi lo legge.

Scopri le nostre offerte a partire da 6 euro al mese e i vantaggi riservati a chi si abbona.
Mi abbono

Oppure dai un contributo libero per rafforzare la nostra indipendenza.
Do il mio contributo

Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.

Vedi l'evento >

Sei un media, un'azienda o un'organizzazione? Dai un'occhiata ai nostri servizi di traduzione ed editoriale multilingue.

Sostieni un giornalismo che non si ferma ai confini

Approfitta delle offerte di abbonamento oppure dai un contributo libero per rafforzare la nostra indipendenza

Sullo stesso argomento