Russia e Cina salveranno l’Europa?

Pubblicato il 25 Ottobre 2011

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"L'Europa chiede aiuto a Cina e Russia per tornare a galla", titola Expansión. Secondo il quotidiano economico, "i leader europei cercano urgentemente un ombrello solido" in grado di proteggere i paesi in difficoltà. L'Unione europea sta negoziando "crediti preventivi di cui potrebbero beneficiare Italia e Spagna", ovvero i paesi che rischiano di soffrire più di tutti un default parziale della Grecia, che potrebbe essere attorno al 60 per cento. Secondo Expansión, i crediti concessi attraverso uno "Special Purpose Vehicle (un 'veicolo speciale', ndr) da paesi come Cina, Russia e forse Norvegia (oltre che dal Fondo monetario internazionale) potrebbe contribuire al rafforzamento del Fondo europeo di stabilità finanziaria che raggiungerebbe così i 2mila miliardi di euro. Una soluzione di questo tipo, che non necessita l'approvazione del Parlamento europeo, sarebbe un "sollievo" per Angela Merkel. Tuttavia, secondo il quotidiano economico, "alcuni analisti guardano con inquietudine ai crediti provenienti da paesi come Cina e Russia", perché Mosca e Pechino potrebbero cercare di ottenere in cambio vantaggi politici.

Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.

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