Di rado la Süddeutsche Zeitung ha accolto con tanto entusiasmo una decisione della Corte costituzionale tedesca: "Il prolungamento della detenzione è anticostituzionale", afferma il quotidiano di Monaco. Il 4 maggio i giudici hanno messo fine "con una decisione storica" alla dottrina della "detenzione praticamente a vita" dei prigionieri ritenuti pericolosi dopo che hanno scontato la loro pena. Questa dottrina, in vigore da dieci anni, era valsa alla Germania le ripetute critiche della Corte europea dei diritti dell'uomo. La Corte costituzionale ha quindi formulato una nuova dottrina, secondo cui lo stato è obbligato a prendere tutte le misure possibili per reintegrare i detenuti (formazione professionale, contatti familiari, psico e socioterapia) fin dall'inizio della detenzione. "Raramente si era letta una decisione di Karlsruhe [sede della Corte costituzionale] così dettagliata, raramente si era avvertita tanta diffidenza nei confronti del legislatore, raramente si era vista una valutazione così ponderata fra libertà e sicurezza", si rallegra il giornale, per il quale la Corte "non accetta che la politica giudiziaria sia fatta con discussioni da bar".
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