"Jarosław Kaczyński come un primo ministro in esilio politico", titola Polska The Times. Secondo il quotidiano di Varsavia, il leader di Legge e giustizia (PiS), il principale partito polacco d'opposizione, "è sceso in guerra" mentre il suo paese si appresta ad assumere la presidenza di turno dell'Unione europea. Con una mossa che inaugura la campagna elettorale per le parlamentari dell'autunno prossimo, Kaczyński sta cercando di "delegittimare il governo e il presidente". Polska The Times aggiunge che Kaczyński "si rifiuta di apparire nei dibattiti più importanti in parlamento o se ne va in modo eclatante dopo aver terminato i suoi interventi. Il leader ha anche respinto un invito al Consiglio nazionale di sicurezza". Dopo aver dichiarato apertamente che non stringerà mai la mano al presidente Komorowski, Kaczyński ha ribadito che le vittime della tragedia aerea di Smolensk del 10 aprile 2010, in cui perse la vita il fratello gemello e presidente polacco Lech, sono state "tradite all'alba". Kaczyński "sta distruggendo la credibilità delle istituzioni dello stato mettendo a repentaglio la democrazia", si rammarica il politologo Kazimierz Kik, citato dal quotidiano di Varsavia.
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