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"Il ministri rifiutano i nuovi tagli al bilancio, complicando il varo del programma di stabilità per il periodo 2012-2015", scrive Ta Nea. Il 15 aprile il governo di Georges Papandreou dovrà inaugurare il piano di rigore approvato dalla Commissione europea. Mentre "alcuni pensano già alle dimissioni", altri, come il ministro del lavoro, non sanno quali altri tagli apportare al bilancio per rientrare nei limiti. "Le tensioni interne al governo crescono mentre lo scenario di una ristrutturazione del debito greco appare sempre più probabile. Il ministro delle finanze continua a negare una simile eventualità, ma il suo omologo tedesco l'ha già prevista per il 2013".

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