"Le colpe della mia chiesa", titola Gazeta Wyborcza. Il riferimento è alla lettera indirizzata al nunzio Vaticano in Polonia, l'arcivescovo Celestin Migliore, da padre Ludwik Wiśniewski, leggendario prete degli studenti dell'era comunista. Wiśniewski si rammarica per le condizioni della chiesa cattolica polacca, sottolineando come alcuni membri dell'episcopato supportino iniziative apparentemente cattoliche e che invece si rivelano "pagane, in quanto dividono la società e la chiesa stessa". Inoltre metà dei preti polacchi "sono affetti da xenofobia, nazionalismo e da un antisemitismo mal celato". Padre Wiśniewski accusa i suo colleghi di non sapere "come comunicare con un mondo in costante cambiamento", e di "non distinguere i limiti tra Vangelo e politica".
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