Secondo Repubblica l'arresto del boss Antonio Iovine è stato un "colpo al cuore dei Casalesi", il più potente clan della Camorra. Quarantasei anni, latitante da 15, Iovine era soprannominato "o ninno" (il bambino) perché era arrivato giovanissimo ai vertici dell'organizzazione criminale, fino a diventare uno dei due capi del clan insieme a Michele Zagaria. Iovine è stato arrestato a Casal di Principe (Napoli), ma i suoi interessi, che andavano dallo spaccio di droga all'edilizia, si estendevano anche a Roma e nel nord Italia, dove la Camorra è sempre più potente. Come ricorda su Repubblica Roberto Saviano, recentemente protagonista di una polemica con la Lega Nord e il ministro dell'interno Roberto Maroni sull'argomento, "è il nord il centro degli investimenti mafiosi. Un nord dove le mafie cercano di interloquire con chi comanda in politica".
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