Il rendimento dei bond decennali portoghesi ha superato la soglia del 7 per cento il 9 novembre, per la prima volta dall'adozione della moneta unica da parte del paese, scrive i. Smentendo le recenti dichiarazioni del ministro delle finanze, secondo il quale il raggiungimento 7 per centro avrebbe innescato il bailout del Fondo monetario internazionale, il ministro dell'economia Vieira da Silva ha assicurato al parlamento che "non esiste un numero magico che inneschi l'intervento delle organizzazioni internazionali", precisa Diário Económico. Il quotidiano economico sottolinea che oggi il Portogallo è tornato nervosamente sui mercati per smaltire 750-1250 milioni di euro di debito, mentre gli esperti finanziari prevedono che la Banca centrale europea smetterà di rilevare il debito portoghese per allentare la pressione sul paese in crisi. "La Bce non sarà in grado di aiutarci sulla scala richiesta per il 2011", ha dichiarato un esperto. "Nel primo semestre il Portogallo dovrà smaltire circa 25 miliardi di euro di debito. Se non si presenterà nessun investitore, la Bce non sarà in grado di farsi carico da sola di tutto".
Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.
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