L'Europa non vuole sentir parlare di solidarietà obbligatoria. Il Consiglio europeo ha infatti respinto la proposta italiana di imporre a tutti i membri dell'Unione il cosiddetto "burden sharing", la condivisione dei richiedenti asilo politico. "I 27 hanno riconosciuto che l'immigrazione è un problema per tutti. [...]
Ma l'Italia è riuscita a strappare soltanto un progetto pilota per far accogliere su base volontaria alcuni rifugiati ospitati da Malta", scrive Il Sole-24 Ore. Deluso il ministro degli interni Roberto Maroni, che ha definito i 130mila rifugiati attualmente ospitati dall'Italia "un peso notevole per il Paese" e ha dichiarato di non aspettarsi granché dagli impegni generici assunti dai suoi omologhi europei.
Se l'immigrazione è un tema elettorale cruciale per l'Italia, lo è ancor di più per Malta. L'arcipelago "è consumato dal dibattito sull'immigrazione e sul ruolo dell'Unione europea", scrive Mark Mardell della Bbc sul suo Euroblog. Almeno qui non c'è il rischio che l'elezione dell'europarlamento passi inosservata: "È l'unico paese dove l'Ue e le sue politiche sono al centro della campagna per le europee", nota Mardell, che ha visitato diversi stati Ue in vista delle elezioni.
I maltesi, gravati dal sovraffollamento del loro minuscolo territorio, esigono che l'Unione si prenda le sue responsabilità in materia, dato che i migranti che finiscono nelle sue acque sono tutti diretti verso gli altri stati membri. Per questo le posizioni degli schieramenti sono simili, e "i laburisti, membri del Pse, sull'immigrazione hanno un atteggiamento anche più duro di quello dei conservatori del Partito nazionalista."
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