Una porzione del viadotto autostradale Morandi di Genova è improvvisamente crollato il 14 agosto mentre veniva percorso da diversi mezzi, provocando 40 morti e 15 feriti gravi, secondo un bilancio ancora provvisorio. I funerali di stato si svolgno il 18 agosto, in presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ma sono stati boicottati dai famigliari di alcune delle vittime a causa della polemica sulle responsabilità del disastro.

Il Movimento 5 stelle del ministro del lavoro Luigi Di Maio si era infatti espresso contro la politica delle grandi opere, compresa una variante che avrebbe ridotto il carico sul ponte Morandi, mentre il governo punta il dito contro la società Autostrade per l'Italia, che gestiva anche il ponte, e il ministro dell'interno Matteo Salvini (Lega) accusa le politiche di bilancio dell'Ue di non consentire – a torto ha risposto Bruxelles – investimenti nelle infrastrutture.

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