La rielezione sin dal primo turno, con il 52 per cento dei voti, di Recep Tayip Erdoğan nelle presidenziali del 24 giugno allontana ancor di più la prospettiva di un'adesione della Turchia all'Ue, a causa della deriva autoritaria del leader turco e del suo partito, l'Akp.

Le condizioni di svolgimento del voto sono state criticate dalle autorità europee, per via delle limitazioni alle libertà e agli ostacoli posti davanti agli altri candidati, come sottolineato anche dall'OSCE.

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