"È ancora dura", titola Tageszeitung. Di fronte alla strategia di Barack Obama, un editoriale del giornale tedesco lancia un appello per la costruzione di un vero stato in Afghanistan. Mentre a Londra si svolge la conferenza sul suo futuro, la Taz ammonisce che se non si troverà presto una soluzione il paese rischia di rimanere il teatro di un'infinita guerra per procura, come nel diciannovesimo e ventesimo secolo. "Qui si decide chi avrà un ruolo di primo piano tra le grandi potenze. La Cina autocratica o l'India democratica? E la Russia? Un Iran dotato di armi nucleari cambierebbe per sempre l'equilibrio del medio oriente". Il giornale suggerisce di considerare l'ipotesi di una nuova costituzione che conferisca maggiore autonomia alle province, perché "la costituzione presidenziale imposta nel 2002 dalle pressioni statunitensi non tiene conto della storia e delle caratteristiche del paese".
Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.
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