L'Austria adotta la politica della "tolleranza zero" nei confronti del terrorismo. Il 20 aprile il Consiglio dei ministri di Vienna ha adottato un disegno di legge che equipara la permanenza in un campo di addestramento a un atto di terrorismo. "È comprensibile che lo stato voglia inasprire le pene per i 'predicatori d'odio' – commenta Die Presse – ma punire con due anni di prigione chi ammira il coraggio di un kamikaze ripropone la questione di dove comincia e dove finisce il terrorismo." Inoltre il disegno di legge ha ampliato il concetto di denigrazione: "qualsiasi commento malevolo (o semplicemente malizioso) su sesso, età, orientamento sessuale, ideologia o handicap" di una persona sarà perseguibile penalmente. "Tempi duri per le lingue lunghe", ironizza Die Presse. "Non siamo di fronte ad un atto di totalitarsmo, ma la privazione graduale della libertà personale è molto pericolosa". Secondo il quotidiano "bisogna che la protesta cominci immediatamente".
Questo articolo ti interessa?
È accessibile gratuitamente grazie al sostegno della nostra comunità di lettori e lettrici. Pubblicare e tradurre i nostri articoli costa. Per continuare a pubblicare notizie in modo indipendente abbiamo bisogno del tuo sostegno.
Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.
Vedi l'evento >