È un uccello?
È un aereo?
No! È Brexitman!
La corsa per subentrare alla premier britannnica Theresa May, che non è riuscita a far approvare al Parlamento l'accordo da lei negoziato con l'Ue sull'uscita del Regno Unito dall'Unione, è cominciata appena ha annunciato che si sarebbe dimessa da prima ministra e dalla direzione dei Tory dopo la sconfitta del suo partito nelle elezioni europee, il 24 maggio. Le sue dimissioni entreranno in vigore il 7 giugno. Il principale candidato alla sua successione è Boris Johnson, ex sindaco di Londra e controverso ex ministro degli Esteri.
Johnson, la cui candidatura è stata pubblicamente sostenuta dal presidente americano Donald Trump durante la sua recente visita nel Regno Unito, è a favore di un "hard Brexit", anche senza accordo, al più tardi a fine ottobre, quando termina la proroga concessa dall'Unione Europea.
Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.
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