“Stiamo chiamando Angela”

All'alba del 25 marzo Cipro ha raggiunto un accordo con Ue, Bce ed Fmi sul piano di aiuti da 10 miliardi di euro che dovrebbe evitare il fallimento dell'isola e la sua uscita dalla zona euro.

L'accordo, che prevede il taglio del 30 per cento dei depositi bancari superiori a centomila euro e la chiusura della seconda banca del paese, è stato definito "equo" dalla Germania e "un furto" dalla Russia, da cui provengono molti dei soldi depositati a Cipro.

Durante i negoziati, durati più di una settimana, le banche cipriote sono rimaste chiuse per evitare una "bank run", una corsa al prelievo che avrebbe esaurito la liquidità delle banche.

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