Berlusconi e l’Economist, ultimo atto

Pubblicato il 10 Settembre 2012

Ricordate la celebre copertina dell'Economist contro la candidatura di Silvio Berlusconi nel 2001? Ricorderete anche che l'ex premier l'aveva presa piuttosto male e aveva querelato il settimanale britannico per diffamazione. Bene, la causa è giunta a sentenza definitiva dopo la bocciatura dell'appello di Berlusconi, che ha avuto torto ed è stato condannato a pagare anche le spese processuali.

Un'altra causa per diffamazione intentata contro l'ex direttore Bill Emmott si è ugualmente conclusa male per il cavaliere. L'Economist dedica alla questione appena un trafiletto, ma grondante di soddisfazione e sarcasmo fin dal titolo: "In contanti va benissimo, Silvio". A conclusione di undici anni di infruttuoso accanimento giudiziario, il settimanale pone questa epigrafe:

Negli anni in cui il signor Berlusconi ha dominato la politica dell'Italia, la sua economia è cresciuta più lentamente di quella di qualsiasi altro paese del mondo eccetto Libia e Zimbabwe. Forse avrebbe dovuto concentrarsi di più su questo.

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