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Bielorussia: i bambini della dittatura, “la fantasia contro la paura”

Nel giorno della solidarietà con il movimento democratico in Bielorussia, Nadya Kandrusevich-Shidlovskaya editrice bielorussa di libri per l’infanzia, racconta la repressione del regime e la rivolta della società civili attraverso gli occhi dei bambini, che vedono, sanno e capiscono, la situazione che vive il Paese.

Pubblicato il 7 Febbraio 2021 alle 09:00
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“Un bambino che non riceve amore né dai genitori né da nessun’altro cresce infelice, spesso è incapace di amare e può causare dolore intorno a sé. Il destino del mondo è determinato dall’infanzia. È durante questo periodo che si decide se gli uomini e le donne di domani diventeranno sani di cuore, persone di buona volontà o individui mutilati che approfittano di ogni occasione per complicare la vita delle loro comunità. Gli uomini politici chedecideranno il destino del mondo di domani sono i bambini di oggi”.

 Astrid Lindgren

I bambini vedono cosa succede nelle loro famiglie. Una bandiera bianco-rossa-bianca, quella della Repubblica Popolare Bielorussa. è appesa alla finestra. I genitori discutono sempre di qualcosa, guardano le notizie su Internet, ogni domenica vanno da qualche parte e a volte uno di loro non torna a casa: è in  prigione ad aspettare il processo “per una passeggiata pacifica”. Il sabato la mamma si mette il rossetto rosso, un vestito bianco, compra dei fiori e va in città per una passeggiata, e la nonna ogni lunedì esce a camminare.

I bambini vedono cosa succede in cortile. La gente si riunisce, discute di quello che succede nel paese, di quali vicini sono stati arrestati, di chi è in prigione, la gente invita musicisti, scrittori e poeti nei loro cortili, cantano canzoni, firmano cartoline e inviano lettere a coloro che sono stati ingiustamente arrestati. La gente appende bandiere alle finestre e decora le recinzioni con nastri bianchi.

I bambini vedono cosa succede all’asilo. Una maestra può rinchiudere un bambino in bagno, punirlo solo perché mentre gioca ripete quello che sente dagli adulti o quello che vede per le strade della città. La maestra dice che quest’anno tutte le bambine si vestiranno da alberi di Natale e indosseranno abiti verdi con fiocchi rossi, e non da fiocchi di neve in abiti bianchi, come hanno sempre fatto.

I bambini vedono cosa succede a scuola. Anche se è loro proibito parlare di politica, sanno chi dei loro insegnanti ha lavorato nella commissione elettorale durante le elezioni presidenziali, chi era a capo della commissione, chi ha firmato un protocollo fasullo, falsificando le elezioni, chi ha chiamato la polizia antisommossa contro la gente che la sera andava al seggio per conoscere i risultati delle elezioni. I bambini sanno quali dei loro insegnanti si sono rifiutati di farlo, chi ha lasciato la scuola perché non poteva continuare a lavorare in un sistema di questo tipo. I bambini vedono e sanno quali genitori sono stati arrestati durante le proteste pacifiche e quali sono in prigione. I bambini sanno quali dei loro compagni di classe hanno dovuto lasciare il paese perché i loro genitori temevano per la loro sicurezza e di essere nuovamente arrestati.

Il lunedì, durante le lezioni, i bambini vedono dalle finestre della scuola la polizia antisommossa dissipare una protesta pacifica di anziani e studenti. Il mercoledì vedono la polizia rinchiudere persone con disabilità nei furgoni della Polizia Penitenziaria per il trasporto dei detenuti.

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