Come previsto, il presidente in carica Aljaksandr Lukašenka è stato rieletto per un settimo mandato alle elezioni presidenziali in Bielorussia del 26 gennaio. Secondo i risultati ufficiali l'autocrate ha ottenuto l'86,2 per cento dei voti. Dei suoi quattro rivali - tutti più o meno vicini al regime - nessuno ha ottenuto più del 3,21 per cento. L'affluenza alle urne è stata dell'85,7 per cento.
Sia l'opposizione bielorussa in esilio che gli stati membri dell'Unione Europea – con la notevole eccezione dell'Ungheria – hanno contestato il voto, che hanno definito “né libero né democratico”. L'Ue ha denunciato la “repressione costante e senza precedenti” in atto nel paese, dove i diritti umani sono calpestati e la libertà di stampa è inesistente, cosa che “ha privato il processo elettorale di qualsiasi legittimità”.
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