Cameron teme la direttiva sul lavoro

Pubblicato il 6 Settembre 2011

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"David Cameron ostacola le nuove leggi Ue sul lavoro", titola il Daily Telegraph. Secondo il quotidiano londinese il primo ministro britannico intende diluire la "controversa" Agency Workers Directive che sarà introdotta il primo ottobre. La direttiva concede ai lavoratori interinali dopo 12 settimane di lavoro gli stessi diritti degli impiegati a tempo pieno per quanto riguarda i salari, le ferie e il congedo per maternità. Una volta approvata la legge le imprese britanniche potrebbero perdere "circa due milioni di sterline all'anno", precisa il Daily Telegraph. Preoccupati che la direttiva "possa far deragliare la fragile economia britannica" i consiglieri del primo ministro stanno discutendo della possibilità di cancellare alcune delle clausole aggiunte quando la direttiva è stata adattata alla legislazione britannica. Esiste un'altra opzione, ed è la tattica "Armageddon", ovvero il rifiuto di adottare le nuove leggi. Se il governo dovesse scegliere questa strada andrebbe incontro a "multe milionarie da parte dell'Ue", conclude il quotidiano.

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