Il tribunale di Silivri ha condannato 19 persone (tra cui l'ex capo di stato maggiore İlker Başbuğ e il giornalista Tuncay Özkan) alla reclusione perpetua per il loro ruolo nella vicenda Ergenekon. Secondo l'accusa si trattava di un complotto nazionalista per rovesciare il governo islamico-conservatore di Recep Tayyip Erdoğan attraverso attentati e operazioni di propaganda negli anni duemila.
In quello che Hürriyet definisce "uno dei più importanti processi della storia della Turchia", il tribunale ha inoltre condannato tre deputati del Partito repubblicano del popolo (opposizione) a pene tra 12 e 35 anni di prigione. Decine di altre condanne carcerarie sono state assegnate, insieme a 21 assoluzioni. In totale 275 persone si sono ritrovate sul banco degli imputati.
Il quotidiano invita “alla calma e al rispetto della giustizia" dopo le proteste messe in atto a Silivri. Pur difendendo la legittimità del processo, "approvato nel 2011 dalla Corte europea dei diritti umani", Hürriyet esprime seri dubbi sulle prove di colpevolezza di diversi condannati, mai analizzate a fondo.
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