A due giorni dalle elezioni legislative, la Tageszeitung sintetizza in una vignetta la situazione alla vigilia dello scrutinio: sulla sua nuvola, Angela Merkel è minacciata dalle rivelazioni sullo spionaggio dell’Nsa, a cui le autorità tedesche avrebbero collaborato attivamente.
Il suo rivale socialdemocratico Peer Steinbrück mostra ancora il suo dito medio che che gli ha permesso di rimontare nei sondaggi. L’aereo giallo dei liberali dell’Fdp è invece in caduta libera dopo le elezioni in Baviera, dove il partito ha ottenuto un misero 3 per cento e non ha potuto entrare nel parlamento regionale, e ora chiede agli elettori cristiano-democratici di cedergli il loro voto.
Quanto a Jürgen Trittin, uno dei due candidati verdi, si autoflagella perché intrappolato dalla sua idea (espressa 32 anni fa) che la pedofilia dovrebbe essere in gran parte legalizzata. Partito per ottenere il miglior risultato della sua storia, il partito è crollato nei sondaggi a causa di questa polemica. Uscendo da un tombino, il candidato del partito di sinistra Die Linke, Gregor Gysi, resta ai margini della campagna.
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