Olivier Ploux-Europolis

La polarizzazione del dibattito politico e l’integrazione dell’estrema destra in Europa

Le ultime settimane sono state molto intense dal punto vista politico: in Francia, per esempio, con una serie di elezioni e colpi di scena. Questa situazione riflette una polarizzazione del dibattito in tutta Europa, che arriva fino in in Georgia.

Pubblicato il 15 Luglio 2024

In Francia, “l'Assemblea Nazionale è più frammentata che mai”, ci ha scritto il politologo olandese Cas Mudde la sera del secondo turno. “Sarà necessario riunire tra i sette e i dieci partiti per raggiungere la maggioranza se vogliamo escludere il Rassemblement national [RN, estrema destra]”. Mudde, esperto proprio di estrema destra, “chi dice che la scommessa di Macron è riuscita si sbaglia. Dal punto di vista di Macron, la Francia è ancora meno governabile, in quanto il suo sostegno all'Assemblea nazionale è diminuito notevolmente, mentre il RN è tutt'altro che sconfitto”.  

Se non è stato nominato primo ministro, il presidente della RN Jordan Bardella è diventato presidente dei nuovi Patrioti per l'Europa (PfE) di Viktor Orbán (Fidesz), uno dei tre gruppi di estrema destra al Parlamento europeo. In un'analisi pubblicata sul quotidiano britannico Guardian, Cas Mudde sostiene che questo nuovo gruppo è “un'altra vittoria a metà per l'estrema destra [...]. Finora Orbán non è riuscito a convincere i suoi alleati regionali, come il primo ministro slovacco Robert Fico e l'ex primo ministro sloveno Janez Janša”. 

Mudde ricorda le molte ragioni per cui l'estrema destra ha difficoltà a lavorare insieme a livello internazionale: “Conflitti tra personalità, volatilità dei partiti, estremismo ideologico e considerazioni strategiche. Tuttavia, questi fattori sono dinamici e si sono evoluti man mano che l'estrema destra [si è] lentamente ma inesorabilmente spostata dai margini al mainstream della politica europea. In definitiva, la creazione dei Patrioti per l'Europa (e, in misura minore, dell'ancor più recente Europa delle nazioni sovrane) [creata dal Parlamento europeo il 10 luglio 2024] contribuirà all'integrazione dell'estrema destra nell'Ue”.

Che ruolo ha il sistema di voto nell'ascesa dell'estrema destra? I giornalisti Fabien Escalona e Donatien Huet rispondono su Mediapart per la situazione francese. "Il rischio sarebbe quello di rassicurarsi dicendo che il sistema elettorale a doppio turno ha fatto il suo dovere: il RN si ritrova con 143 deputati, rispetto ai 190 che gli sarebbero stati promessi con un sistema proporzionale il 30 giugno. Qualunque formula di governo si trovi quest'estate, è auspicabile che la questione istituzionale, al centro del malessere francese, sia all'ordine del giorno”, analizzano. E avvertono: “Se questa volta c'è un effetto protettivo, la sua erosione in futuro potrebbe trasformarsi in un ‘jackpot elettorale’ per un RN che ha completato la sua normalizzazione”.


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“Se la polarizzazione del panorama politico è in aumento in Europa e nei paesi occidentali, la situazione nell'ex repubblica sovietica della Georgia è un esempio lampante del fenomeno”, analizza la politologa italiana Nathalie Tocci sul Guardian. “Di fronte alle manifestazioni, Sogno Georgiano, il partito al potere, ha gettato la maschera”.

Tocci mette in dubbio le possibilità di sopravvivenza della democrazia in Georgia. In un iperbolico discorso di aprile, il magnate miliardario Bidzina Ivanishvili, che dirige il partito da dietro le quinte, ha lanciato un attacco a tutto campo all'Occidente liberale, condito da teorie cospirative su un cosiddetto “partito della guerra mondiale” gestito da massoni, traditori, agenti stranieri ecc...

Sogno Georgiano non afferma di voler abbandonare la strada dell'Ue e della NATO. Al contrario, si vanta di aver permesso alla Georgia di essere riconosciuta come candidata all'adesione all'Ue”, continua, “Da parte sua, l'Ue è stata troppo lenta a prendere le distanze dal governo di Tbilisi, che ha sfacciatamente rispolverato la legge sugli ‘agenti stranieri’ - rinviata dopo le prime manifestazioni dell'anno scorso - solo poche settimane dopo che alla Georgia è stato concesso lo status di candidato a dicembre”.

L'Ue ha appena sospeso ufficialmente il processo di adesione della Georgia e congelato 3 milioni di euro di aiuti finanziari per il Ministero della Difesa. Allo stesso tempo, ha deciso – giustamente, secondo Nathalie Tocci – di portare avanti i negoziati di adesione con Ucraina e Moldova. “Ma bisogna fare di più”, insiste l'autrice, mentre “l'opposizione ha una storia forte da raccontare: quella dell'Europa e della libertà contro la Russia e la repressione”.

A suo avviso, una vittoria elettorale il prossimo ottobre sarebbe l'unico modo per la Georgia di evitare di sprofondare sempre più in una palude autoritaria post-sovietica. Le massicce manifestazioni contro la legge russa, sia nel 2023 che quest'anno, ci dimostrano che l'opposizione ha un argomento convincente, in grado di mobilitare la popolazione e di riportare la Georgia sulla strada della democrazia e dell'Ue”. “La piccola Georgia è un microcosmo della lotta per la democrazia liberale in Occidente”, conclude.  

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