L’estate 2025 si preannuncia come una delle più calde mai registrate e ci ricorda che il nostro pianeta si sta riscaldando a una velocità tale che governi e cittadini fanno fatica a stare al passo. La finanza verde avrebbe dovuto essere uno degli strumenti per far transitare l’economia a beneficio dell'ambiente, della società e della governance per poter lottare contro il cambiamento climatico, che mette in pericolo le nostre esistenze e quelle degli ecosistemi.
Ma grazie (sic!) alle lacune nelle norme che regolano la finanza verde, alla disattenzione delle autorità di regolamentazione e sfruttando la buona fede degli investitori responsabili, i giganti della finanza hanno continuato a investire in attività ad alta emissione di gas serra, le stesse responsabili del riscaldamento globale.
Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa?
Abbiamo discusso di tutto questo e molto altro con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde. Una conversazione in inglese moderata da Catherine André e Gian-Paolo Accardo.
Un evento organizzato con il sostegno del fondo European Media and Information Fund (EMIF).

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